mercoledì 9 settembre 2009

Qui

Per adesso non riesco proprio a riadattarmi, a rassegnarmi al contesto socio-geografico, pur confortata dagli affetti. Faccio ciò che devo fare, ciò che ci si aspetta che faccia, ciò che è in mio potere fare. E appena posso mi annullo nella narrativa ben congegnata.

2 commenti:

Gaia ha detto...

Il rientro è sempre devastante. Si procede tipo automi, come sui treni alle sei del mattino.

steficab ha detto...

Ogni volta mi sembra peggio, mi sembra mi occorra sempre più tempo per riadattarmi. Magari finalmente arriverò ad un punto in cui non sarò più capace di adattarmi.