giovedì 16 dicembre 2010
Pronta
Attendo armata fino ai denti l'arrivo della neve. Così asseriscono convinti il Consorzio Lamma (da cui ho preso l'elaborazione grafica) e tutte le altre previsioni. Niente di nuovo e niente di personale: in una città civile dove la metro sotto casa mi porta comunque a lavoro che piova, che nevichi o altro, potrei anche apprezzare la poesia della pioggia bianca ghiacciata che copre le brutture e attutisce i rumori. In una città dove mi hanno anche soppresso l'autobus diretto fino al mio luogo di lavoro, per cui si predeve una romantica fresca passeggiata accompagnata da imprecazioni a profusione; in una città dove non provvederanno a pulire la strada e i marciapiedi del mio quartiere, sono già stizzita ancora prima di avvistare il primo fiocco.
Comunque, inutile lamentarsi e basta: l'orario del bus è stato controllato, l'auto è già in garage, i doposci alla porta con l'alternativa dei normali stivali (nel caso il funesto evento si verifichi più tardi delle 6.45 di domani), la sveglia è già posizionata sulle 6.00.
Sono pronta a sfidare la neve, la Natura matrigna e la città imbelle.
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