sabato 28 marzo 2009

80

Atterrata dai turbini che si abbattono senza motivo e senza requie intorno, aspetto i ritorni e i racconti, ascolto e guardo musica (stavolta davvero) e cerco definitivamente di stroncare il residuo influenzale, cullo e mi lascio cullare. Più mi guardo intorno e più mi rendo conto che ho almeno l'80% di ciò che è possibile ottenere dalla vita. Certo, quel 20% che rimane è tanto e almeno un 15% manca perché manco io delle necessarie risorse per conquistarlo, per costruirlo. Eppure non saprei vivere diversamente. Il margine di miglioramento esiste e non intendo arrendermi. Alcuni sogni sono irrealizzabili invece. Eppure non sono infelice. E spesso mi stupisco di non esserlo.

sabato 14 marzo 2009

Mai

Avevo intuito qualcosa, ma mai avrei immaginato così tanta fantasia e dedizione allo scopo. Certo, ogni fatica deve essere premiata, ma nessuno prima d'ora aveva mai premiato, anzi direi celebrato una mia (e non solo mia) fatica con così tanto sforzo, allegria e creatività espressiva, artistica e culinaria; soprattutto mai prima d'ora così tante persone, persone a cui voglio bene e che stimo, si erano spese a tal punto per incidere nella mia mente a lettere di fuoco il bene che sentono per me. Karma dello stercolaio a parte, sono proprio fortunata. E ringrazio tutti: l'Ire, Ale e Clemy e la loro casa, la Carmina e l'Ale, la Pat e l'Ale, Sabrina, Lia, Aldina, Laura e Laura, Stefano, la Mery, che nemmeno ha potuto assaggiare il suo squisito volatile alle spezie d'oriente, e Niccolò, che ha inforcato di corsa la bici con la macchina fotografica al seguito, per quanto nemmeno mi conoscesse. Mai avrei potuto immaginare. E' stata una festa sentita e partecipata da tutti, perché vera festa di liberazione dopo due anni di umor nero pece pece pece pece da parte mia e di umor nero pece pece pece pece da tollerare e risollevare con graaaande fatica da parte vostra.
Ha avuto senso arrivare a giovedì 12 marzo 2009.
Avrei solo voluto condividere e mutuare la mia gioia, il mio attimo di felicità con colei che è la vera artefice di quei personaggi che affollavano la torta; colei alla quale voglio un mondo di bene.