giovedì 30 giugno 2011

29 giugno


Un altro compleanno/anniversario della nascita del grande Giacomo è trascorso. Chissà perché tutti mi guardano in modo strano quando lo ricordo, i più indulgenti sorridono. C'è il 17 marzo e c'è il 29 giugno, il compleanno di un grande italiano, di una persona unica. E' per giunta sempre una buona data, in estate, alle porte dell'estate col caldo che assedia il giorno e rende perfetta la sera, da accogliere col vestito rosso.
Di Pistoia/Tristoia si cerca di apprezzare le cartoline più belle, gli scorci più affascinanti ma salta sempre fuori anche la sua malinconia decadente appena una strada più in là.
Infine, si torna a casa contenti per la serata e curiosi per la sorpresa annunciata. E' sempre bello quando chi ti conosce davvero ti scrive: "Controlla la posta, hai una sorpresa". Sarà di certo una bella sorpresa.
Era pronta al grande passo, lo sapevo già da qualche giorno, ma non mi aspettavo così dal nulla una sua mail con tanto di caratteri multicolor e di disegni a corredo. Non ci si può non commuovere per la prima mail.

mercoledì 29 giugno 2011

Borough Market SE1/Holland Park/

Iniziata la preparazione per agosto con il primo film: Bridget Jones, il secondo capitolo. Decisamente non un capolavoro, ma Hugh è sempre personcina considerevole e ha le battute migliori, Colin è meraviglioso quanto il suo personaggio, che invita con cortesia l'avversario a recarsi fuori dalla mostra d'arte prima di pestarlo. I Darcy fanno così dall'Ottocento.
Comunque, le location sono state più o meno individuate, soprattutto la casa torrione di lei, tanto fantastica con la luce a 360° quanto scomoda per le scale infinite.
Scoprire che Helen Fielding aveva originariamente collocato l'appartamento a Holland Park ha regalato nuova carica, se ce ne fosse stato bisogno.
Tutta la parte thailandese non è stata minimamente presa in considerazione, fascino del luogo meno di zero. L'unica scena apprezzabile è quella in cui Bridget insegna alle carcerate a cantare Like a virgin.

martedì 28 giugno 2011

Red sparks ("if anyone gets in trouble, send up red sparks")


So di essere da tempo prevenuta e allora mi sforzo e mi sforzo ancora, benché non sembri, di trovare interessante il natio borgo selvaggio, eppure niente da fare. Anche stasera nuova prova di grandiosa vitalità: è il 28 di giugno, guardo speranzosa la pagina del televideo della tv locale in cerca della programmazione di luglio e trovo la programmazione di agosto 2010; cerco su internet e trovo un generico avviso per il cinema sotto le stelle per il luglio 2011, naturalmente senza titoli.
Li decidono tra domani e domani l'altro?

Nemmeno mi indispettisco. Ci rido su ormai e scuoto la testa. E estate e tanto mi può bastare. Per ora.

domenica 26 giugno 2011

Bolle


Un anno fa, ieri, io e due prodi compagni di viaggio risalivamo la collina della campagna subito a sud-ovest di Londra, trascinandoci dietro quattro bagagli in tre, comprensivi di tenda scout da montare, sacchi a pelo (mai stata scout), galletti, un prosciutto e altri generi di conforto, plurimi cambi, da effettuare anche in luoghi non comodi, con diverse soluzioni a strati per passare da 10 a 30 gradi C, macchine fotografiche, "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban".
La tenda veniva montata con sufficiente ed orgogliosa agilità (eseguivo solo gli ordini, è chiaro), i sacchi a pelo srotolati sull'erba ma un'erba civilizzata, un manto compatto e fresco, quasi finto, apprezzabile persino da me. La giornata trascorreva nell'ozio, nella piacevolezza e nella soddisfazione più assoluta, in una bolla sospesa, irraggiungibile dalla realtà bigia; intorno altre migliaia di campeggiatori nullafacenti, sotto un sole per me implacabile eppur sostenuto con dignità. Abbiamo chiacchierato, letto, apprezzato i volontari e l'organizzazione britannicamente ineccepibile, commentato le ragazze che, in appena un'ora e mezza, hanno montato la loro tenda, piantando i picchetti con una spazzola; abbiamo commentato la precisione patologica della coppia di fronte a noi; seguito il tramonto, scrutato all'orizzonte il rosso delle luci della città; abbiamo dormito in tenda e all'aria aperta, con la testa appoggiata alla valigia; ci siamo svegliati alle 4 per l'alba di giugno e fotografato l'aurora. Abbiamo fatto la fila per il caffè e il panino col bacon; abbiamo smontato la tenda, depositato le valigie; abbiamo sorriso, sorseggiato tè caldo, fotografato moltissimo e guadagnato agognati wristbands. Il resto è stato il 3rd round a Wimbledon tra campo n. 1 (ex centrale), campi laterali, palline usate, fragole con la panna, fiori verdi e viola, tanti, tanti convinti sorrisi, ottimo tennis.
Un anno fa, ieri. Un ottimo consiglio, un'ottima scelta.
Insomma, si può dormire in tenda, sotto le stelle e camminare sull'erba fresca, sempre che il premio sia niente di meno che Wimbledon e che la compagnia sia all'altezza della situazione.

sabato 25 giugno 2011

Qualcuno


Finalmente assaporo l'estate, il caldo, i tempi distesi e, dovendo rinunciare all'escursione berlinese che avrei in mente, così mi preparo al premio tanto agognato:

A
About a Boy - Un ragazzo
L'altra donna del re

B
Beau Brummell
Beautiful People

C
Closer

D
Detective Conan: Il fantasma di Baker Street
Il diario di Bridget Jones
Il discorso del re
Dream Street

F
Four Play
Fumo di Londra

G
Giglio infranto


G cont.
Giù per il tubo
The Glorious Adventure
Gorgo

I
In viaggio con una rock star

L
Lassiter lo scassinatore

M
Una magnifica avventura
Match Point
Metroland
Miss Pettigrew

N
Notting Hill

R
RocknRolla

S
Sabotaggio
Sliding Doors
Sognando Beckham
Steamboy
StreetDance 3D
Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street

T
Il terzo segreto

U
Una strada, un amore

V
23 passi dal delitto
La vera storia di Jack lo squartatore

W
Wimbledon


E' uno sporco lavoro, ma lo svolgo volentieri.
Si ringrazia Wikipedia.

lunedì 20 giugno 2011

Rettifica

"La storia non è magistra
di niente che ci riguardi"

Montale ha ragione. Sempre e comunque.

domenica 19 giugno 2011

Comunque

"La storia non è magistra
di niente che ci riguardi"

sostiene Eugenio il grande (Montale). E' quasi sempre vero per la grande storia, troppi gli errori comuni a tutte le generazioni. E' che ogni volta l'uomo riparte da zero, in troppi ignorano ciò che è stato e, appunto non conoscendo ciò che è stato (perché la storia non si studia e soprattutto non si capisce), tornano a cadere nelle medesime macroscopiche buche.
Per le piccole storie, le storie piccine di ogni giorno, se si è fortunati ci si affida a chi ci vuol bene, a chi ci ha visto nascere o a chi ci ha scelto; altre volte si impara a proprie spese, si offre il fianco se ne vale la pena e talvolta anche se non ne vale affatto.
Le ferite sulla carne e sull'anima scartavetrate ben bene dopo un po' si cicatrizzano, ma, certo, non scompaiono. La storia, la propria storia deve essere magistra di vita, siamo animali dotati di memoria e di intelligenza. Se poi, come me, si ha l'abitudine e il bisogno di affidarsi a protesi emotive di carta o digitali, dimenticare e non imparare diventa difficile.
Imparare è utile, però non fa la differenza.
E' più proficuo tornare nell'enclave nord europea a un passo dalla città, sul prato verde verde, dove l'anno scorso si è ballato sereni e felici a piedi nudi nel caldo di luglio, e sorridere e stare bene. Comunque.

giovedì 2 giugno 2011

Due grandi


Un'accoppiata unica, storica, fantastica, imperdibile.
(Devo trovare questo film: me ne sono privata per troppo tempo)