martedì 28 settembre 2010

Reaction by election

Fedele alla lezione di Elizabethtown, mi sono concessa appena più di cinque minuti (tre ore e mezzo) per crogiolarmi nelle voluttà della sofferenza, poi ho riavvolto la registrazione affidata al timer all'alba e mi sono fidata di Aaron Sorkin e della VII serie di The West Wing, di Josh e di Donna, della notte delle elezioni, dell'isteria collettiva organizzata e strategicizzata. Un po' di pena si è fatta strada e domani sarà un altro giorno. Avrò comunque sempre una puntata di qualità su cui poter contare.

domenica 26 settembre 2010

Il sapore del mare


Uno dei pochi motivi per cui mi mancherebbe l'Italia e la Toscana (in caso di agognato espatrio) sono la schiacciata e il suo cugino il cofaccino all'olio, quanto di più buono possa essere prodotto da mano umana con pochi semplici ingredienti. La prima schiacciata al rientro dalle vacanze è uno dei più potenti antidepressivi, insieme al gelato, un modo e un mezzo per darsi pace ed edificare una ragione credibile al ritorno riottoso.
La schiacciata, quella buona croccante, senza troppo olio o troppo sale, è parte essenziale dei miei ricordi più cari. E' il profumo e il sapore incancellabile del mare dell'infanzia a Marina di Bibbona dopo il bagno, sulla sedia a sdraio avvolta nell'asciugamano. E' la schiacciata dietro alla quale, ventenne, mi trinceravo prima di salire sul treno delle 7.53 per Firenze, a coprire il sorriso da gatto mammone o le espressioni più inadeguate.
Il cofaccino, sul vocabolario covaccino, è quello basso basso, croccante, caldo e appena sformato, capace persino di rendere accettabili le verdure. E' quello che ordino sempre in più a casa, oltre alla pizza, perché tanto, se avanza, non c'è problema, anzi è evidente che avanzerà. E' quello taglio a spicchi e distribuisco agli ospiti, è quello che guardo cercando di resistere, consapevole che cederò miseramente e conferirà un senso supplementare alla mia giornata. Sono quei tre che il cugino fornaio onorario delle feste ha provveduto a prepararmi, sapendomi cofaccino addicted, immaginando la crisi d'astinenza dei giorni successivi.

sabato 25 settembre 2010

Divagazioni ossessive da sabato in provincia


Il tipo mi sembra soddisfatto della sua sistemazione.

Anche la coppia di pennuti ha realizzato che Lancaster Gate fosse un ottimo luogo per mettere su famiglia e ha provveduto.
Non dico che vivrei nel parco, su un albero, sulla paglia in mezzo a una fontana, ma appena appena fuori (non sul marciapiede) andrebbe benissimo.

mercoledì 22 settembre 2010

Quando il fiorellino ero io


Ammetto la commozione quando, in prima serata, ho ritrovato la ninna nanna della mia infanzia. Per me Buonanotte, fiorellino non è la canzone di De Gregori, è la canzone mia e della mia mamma, io sono il fiorellino, a me era dedicata, per me era cantata.

Step by step

Rapporti sociali costruttivi: il nuovo imperativo morale - dice il Saggio.
E' una filosofia che ho abbracciato già da sei anni a questa parte.
Grosse periodiche défaillance a parte.
Sulla teoria, come sempre, sono preparatissima.
E' la pratica che mi fa difetto.
Ma sto migliorando.
Con un'altra vita a disposizione ce la potrei anche fare.

lunedì 20 settembre 2010

1001 motivi

Cerco un libro:
Abbott, C, 21 Speeches That Shaped Our World: The People and Ideas That Changed the Way We Think, London: Rider, 2010.
Forse riuscirei, riuscirò ad averlo anche via posta, pagandolo più del dovuto e con un discreto tempo di comporto. Non mi piacciono gli e-books.
A Londra potrei semplicemente fare un salto in libreria.
E' un dato di fatto.

mercoledì 15 settembre 2010

Proud to be part of London 2012


Primo giorno di scuola: alle 7,10 sono già di fronte al primo cappuccino dell'anno scolastico con annesso cornetto vuoto in mano, alle 7,20 sono già a scuola. La prima come sempre, da sempre, senza necessità, senza riuscire ad arrivare più tardi a meno di cataclismi, almeno il primo giorno. Mi piace la scuola vuota che pian piano si riempie, la piscina a luci spente più invitante che mai.
Il 15 settembre parte anche la vera e propria campagna di arruolamento per le olimpiadi di Londra. L'accoppiata tra Londra e le olimpiadi è quasi incredibile, seppur scontata. Chi meglio di quella città potrebbe ospitarle, soprattutto organizzarle. Considerando la mia malattia londinese orgogliosamente ostentata, considerando che ogni volta riesco a commuovermi durante le cerimonie di apertura e di chiusura, stavolta devo provarci.
Dopo tre buone di sonno, in serata ho attaccato il form e in qualche modo ne sono arrivata in fondo, con un misto di eccitazione, ansia di sbagliare, di non comprendere, di dichiarare il falso non volendo ("dai tu la disponibilità alle sessioni di training tra gennaio e giugno 2012?" La mia disponibilità è totale, il problema è poter lasciare il lavoro per le sessioni). C'è anche un bel po' di amarezza perché le possibilità che mi possano scegliere, di poter davvero partecipare, di poter anche aprire le porte, porgere asciugamani, fornire indicazioni sono - lo so - piuttosto scarse: un po' i vincoli lavorativi, un po' l'handicap di vivere lontano dalla mia città, un po' - sono convinta - preferiscano comprensibilmente giovani studenti, un po' l'autocommiserazione è un abito che indosso con grande competenza.
Vedremo, per adesso mi consolo guardando compiaciuta il peluche di Wenlock, la mascotte dei giochi, comprata con una resa totale all'aeroporto di Stansted.

martedì 14 settembre 2010

Città


Ci dev'essere un componente antidepressivo nello smog delle città: più ce n'è e più sorrido, mi sento allegra e con un forte senso di appartenenza a quel luogo in quel momento. Le centinaia di auto che ingombrano le strade sono una piacevole compagnia, i semafori immancabili nelle foto.
I miei polmoni non concorderanno, eppure è così.

lunedì 13 settembre 2010

Fischi e sfarfallii



Un lunedì rubato e meritato, scavato nell'afa buona settembrina di Firenze, nella serra delle fate tutta bianca, trasparenze, tulle con le sedie a forma di farfalla. Piccole e grandi donne in mezzo alle farfalle. In disparte, discrete come sempre, vecchie conoscenze come la blatta fischiante del Madagascar.
Miracoli della natura umanizzata. Urbanizzata. E resa innocua.

sabato 11 settembre 2010

Sabato mattina


Il 28 agosto era giusto alzarsi alle otto e fronteggiare impavida, con maglione, sciarpa e giacca di pelle, il fresco della mattina. L'11 settembre, un po' anche perché è l'11 settembre, bisogna dismettere tutte le ansie, dormire dormire dormire nell'ultimo sabato mattina a disposizione per farlo, alzarsi, fare colazione e tornare a dormire.
Il resto può attendere.

venerdì 10 settembre 2010

Nostalgia


Circondati da centinaia di persone che vanno e vengono ci si può sedere, leggere, buttare qualche sguardo soddisfatto in qua e là, consapevoli di avere a portata di mano quasi tutto. E magari, se fa freddo, alzarsi entrare nella cripta e mangiarsi un bread and butter pudding oppure, un centinaio di metri più in là, salire al ristorante della Portrait.
What else?

domenica 5 settembre 2010

Mai


Nonostante il paragone con la scorsa settimana non regga, nonostante il laghetto di Niccolò Puccini proprio non assomigli alla Serpentine, nonostante l'inverno si presenti lungo e denso di dorate colonnine a scomparsa nei vialetti sotto casa, nonostante il nervo di qualche inizio mattinata, nonostante l'aiuto non richiesto per l'individuzione del parcheggio, è stata una buona settimana con molto zucchero e persino con qualche verdura ben umanizzata, molti sorrisi, diverse pause, magliette senza maniche e pantoloni corti.
Mai disdegnare una buona settimana ricca di pause, di abiti estivi e di gelato. Mai disdegnare una buona giornata, soprattutto quando si attende l'arrivo dell'uragano forza 5.