martedì 29 dicembre 2009

Watson e Holmes

I produttori e il regista di Sherlock Holmes devono aver pensato: "Quale può essere una coppia di attori carismatica, affascinante, intrigante, irresistibile, di sicuro impatto anche commerciale?"
Si sono risposti: "Robert Downey Jr e Jude Law".
Passaggio successivo: "Quale coppia storica, trascinante potremmo far loro interpretare?".
Tra le altre ipotesi "Holmes e Watson" è risultata quella vincente. Poi la produzione ha incaricato un gruppo di sceneggiatori in gamba di trarne un soggetto decente con buone battute, raccomandando il margine per un sequel. Ed ecco lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie.
Un film praticamente costruito sui primi piani di Jude e di Robertino, sulle faccine di Robertino, sugli sguardi assassini di Jude, sui pettorali di Robertino e sulle spalle di Jude, su Robertino nella versione con mantello e occhialino tondo e su Jude con il completone ottocentesco e claudicante. I due sono anche bravi, il che non guasta. Credo che nessuno, tranne Simona, vada a vedere questo film per puro interesse verso la storia del personaggio Sherlock Holmes. Nessuno. Il film è anche ambientato a Londra, ma avrebbero potuto ambientarlo ad Algeri e non avrebbe fatto differenza. Il punto non rileva.
Quindi, il 28 dicembre si può e si deve prendere e partire per Bologna per condividere simili imperdibili esperienze mistiche, che rendono migliore la vita.
E magari tornare a vederlo a Pistoia. Ed essere già in attesa del sequel.

domenica 27 dicembre 2009

Sons of Misteltoe


Un impiego che mi calzerebbe alla perfezione sarebbe consulente sui film e sui telefilm di Natale da tramettere appunto a Natale. Guardo quasi di tutto, anche i film natalizi tedeschi, quelli italiani invece proprio non reggo (i vari Finalmente è Natale con Jerry Scotti o Il mio amico Babbo Natale con Banfi), lenti, poco natalizi, senza battute e senza un'ombra di New York per Natale. Non capisco perché The holiday non venga mai trasmesso in questo periodo: è carino, ha buone battute, è veloce, soprattutto c'è Jude, un'ottima Kate Wislet, c'è Londra e c'è il Natale; mi consolo in ogni caso con una visione in dvd ogni due mesi. Quest'anno impiegabilmente, visto che siamo già passati ai film italiani, non è stato ancora trasmesso Sons of Misteltoe con George Newbern (il Danny-yeti di Rachel in Friends), un classico, non un capolavoro ma un classico con la neve finta che più finta non potrebbe essere nella scena finale. Finirà che lo ordinerò in dvd.
Manca all'appello anche un altro film di cui non conosco nemmeno il titolo (c'è un angelo nel mezzo, ma in metà dei film di Natale c'è un angelo nel titolo), un film con David Conrad, al massimo di metà anni Novanta. Quello poi è quasi perduto. Insomma, i film di Natale dovrebbero essere trasmessi con maggiore scientificità per le matte come me che li passano in rassegna uno per uno e li registrano, quando sono fuori.

venerdì 25 dicembre 2009

A very good Xmas!


Sotto una coperta a quadri a sorseggiare cioccolata calda, guardando Chocolat, riascoltando la storia del gatto mammone. O anche sotto il monsone.

mercoledì 23 dicembre 2009

23-24 Dicembre

Ancora niente lista, se non mentale, dei regali comprati; tutte le buste e i pacchi ammonticchiati intorno all'albero acceso col piede appena rientrata in casa; finalmente la temperatura ideale per camminare e cercare, scovare, dirigersi a colpo sicuro e dispensare "auguri di Buon Natale" ad amici, conoscenti e negozianti; scorgere per terra un grumo nero, ombra della neve che fu, e pestarlo con lo stivale, disintergrarlo con grande soddisfazione. Tutto o quasi rimandato a gennaio. Finalmente sorridere, in auto sotto una meravigliosa pioggia battente, persino in fila, nel traffico prenatalizio. E il 25 esce "Sherlock Holmes".

lunedì 21 dicembre 2009

Bollettino di guerra

Ore 10.09: le ultime nuove dal fronte freddo.
http://tvltvlibera.blogspot.com/2009/12/ancora-neve-e-gravi-problemi-alla.html.
http://tvltvlibera.blogspot.com/2009/12/pistoia-strade-in-tilt-e-inviti-alla.html
Io, barricata in casa, attendo il disgelo, contando i viveri.
E magari è anche quasi Natale. E avrebbe fatto piacere poter uscire per comprare gli ultimi regali.

sabato 19 dicembre 2009

Cronaca di un decesso annunciato

Di solito Pistoia è una piccola sonnolenta città. Stasera sembra morta, uccisa dalla neve e dal ghiaccio. C'è un silenzio di tomba nelle strade. Poi, all'improvviso, dal nulla si avverte un rumore sinistro e grottesco, come di un carro armato: è l'auto di un sopravvissuto. Bella la neve, eh?

Vivere il momento

Notte: buio, luce innaturale, fruscii strani, il rumore sommesso della neve che si compatta sotto i moonbooots, luci di fari, enormi tritacarni che fagocitano e risputano neve nera, foto, chiacchiere di conforto con la giornalaia, catene, caldo, messaggi, telefonate.
Mattina: colazione, deduzioni (chi abita in montagna si alza presto e impiega ore per raggiungere qulasiasi luogo, dunque chi abita in montagna dorme poco e non fa un cazzo).
Pomeriggio: ghiaccio, ritardi, pericolo di cadute, tempi insostenibilmente lenti, altri tritacarni al lavoro (ma non certo gli spalaneve o i mezzi spargisale), centro, luci, civiltà, conforto, risate, catene, vialetto, 21° gradi di sicurezza.
Sera: Prenotare treni, rincorrere notizie, vivere il momento: assaporare il calore artificiale del metano, tre piani sopra la silenziosa nemica che ruba la libertà.

giovedì 17 dicembre 2009

Allarme meteo

Ieri sera nell'enorme angar non riscaldato o invano riscaldato, solo io scambiavo i suoni sommessi che provenivano dalla palestra per una tempesta di vento e neve. Arrivata a casa con un leggerissimo nevischio, mi sono sentita al sicuro; stamattina, pronta al peggio, ho passato in rassegna le confortanti previsioni, poi, spaventata da un sospetto leggero manto grigio sulle auto, mi sono rassegnata all'autobus. Stasera Giorgio, il meteorologo di fiducia, annuncia concrete possibilità di nevicate anche in pianura da domani pomeriggio fino a sabato mattina. E tutti sono calmi. Prenotano la pizzeria per domani sera. Io che in pizzeria andrei volentieri, sistemo accanto alla porta i moonboots in caso di prematura nevicata notturna e penso di portarmi dietro le chiavi della casa della mamma, più vicina alla pizzeria in caso di copiosa nevicata annunciata.
Oltre ad essere incompatibile con il freddo polare, reggo poco la tensione che si protrae, non tollero le attese prolungate, quindi a questo punto DEVE NEVICARE e non domani pomeriggio, bensì ora, subito, all'istante. Almeno ci si attrezza e punto. E allora che nevichi e alla svelta anche!

martedì 15 dicembre 2009

Intolleranza polare

Considerando che la mia temperatura ideale si aggira tra i 25° e i 28° gradi (almeno), ben si può intuire quanto soffra in questi giorni. Dicembre, il Natale, le luci, partire la mattina da casa con i primi bagliori che rompono la cortina del buio a oriente, la sciarpa rossa e la sciarpa viola, il cappello rosa di Dublino, tutti correlativi oggettivi cui non potrei rinunciare, eppure il freddo intenso ogni anno mi coglie alla sprovvista e mi annichilisce. Le persone intorno a me lo avvertono, ma lo fronteggiano. Non so come. Devo possedere una genetica diversa, perché assumo tempi mentali e motori da bradipo, mi sposto da termosifone a termosifone, in auto tengo il riscaldamento sulla quarta tacca, sono più nervosa e insofferente del solito (anche se il contesto non aiuta, c'è da dire). Tutti sintomi da intolleranza polare acuta. Speriamo di salire almeno sopra i cinque gradi di minima. In definitiva non chiedo molto.

domenica 13 dicembre 2009

Scuola: a dicembre è tempo di cambiare!

Sono ormai diversi anni che verso novembre, dicembre, talvolta anche gennaio finalmente sono pronte le graduatorie definitive utili per l'accesso degli insegnanti alle supplenze annuali e temporanee. La scuola inizia a settembre in Italia - questo si sa (o forse no?) -, ma le graduatorie definitive arrivano almeno due mesi dopo il suo inizio; ciò significa che solo nei casi fortunati l'insegnante che ha predisposto e progettato il suo lavoro da settembre (o ottobre) avrà la fortunata opportunità, conoscendo le peculiarità della classe e dei singoli alunni di lavorare per l'intero anno, mettendo in atto le strategie più idonee ai bisogni formativi dei ragazzi. Gli insegnanti ormai ci sono abituati e quasi rassegnati: dopo aver impostato progetti e collaborazioni con alunni, colleghi e dirigenti, conquistata la stima dei genitori, è giusto cambiare, ricominciare tutto da un'altra parte a dicembre, proseguendo il lavoro altrui. I ragazzi, ancora curiosi, ancora alla ricerca di una logica nella realtà che li circonda, non capiscono e chiedono: "Ma il prof. X non c'è più? Perché? Ma lei ci sarà ancora?" Alle medie, dopo cinque anni di scuola primaria, hanno intuito che il balletto, la quasi casuale comparsa o scomparsa degli insegnanti è intrinseca alla natura della scuola (italiana), però continuano a non capire e chiedono. Lo spostamento delle pedine, ovvero degli insegnanti da una cattedra all'altra, è categoricamente riservato soprattutto alle cattedre destinate al sostegno degli alunni diversamente abili, chiaramente aiutati dall'avvicendarsi di figure di riferimento.
Le leggi devono essere rispettate, le cattedre devono essere assegnate a coloro che ne hanno diritto per graduatoria o per concorso, soltanto - mi chiedo - queste persone potrebbero essere individuate massimo durante la prima quindicina di settembre? Sembra di no, perché le graduatorie definitive per l'assunzione degli incarichi a tempo determinato e per le supplenze brevi non sono mai pronte prima della fine di novembre. Comprendo che occorrano i tempi tecnici e amministrativi per elaborare le domande presentate tra febbraio e giugno-luglio (a seconda delle categorie), dunque oserei suggerire al Ministero di adottare un'astuzia machiavellica: pubblicare i bandi per l'integrazione o il rinnovo delle graduatorie a settembre in modo che esse entrino in vigore dal settembre dell'anno scolastico successivo.
La qualità del lavoro degli insegnanti, la fiducia e il benessere di studenti, genitori e di tutti gli operatori della scuola ne trarrebbero gran guadagno. Nel frattempo, per quest'anno il balletto delle cattedre per molti miei colleghi è gà iniziato perché - si sa - a dicembre a scuola è tempo di cambiare.

martedì 8 dicembre 2009

Risvegli



Non sono mai stata un amante dell'alba, soprattutto dell'alba sui vivai, talvolta però alzarsi alle 4.30 può mettere di buon umore. Devi poter trovare sul tavolo della cucina i coriandoli per la tua festa di compleanno, la torta Barozzi per la merenda e un albero di Natale, buttarti su un treno che buca le montagne e la notte, arrivare in una stazione dove hanno la lavastoviglie rotta e ti servono il cappuccino nella plastica, regalarti l'alba striata con i fili della tensione.

domenica 6 dicembre 2009

Ritorni

Alle nove di sera, sono passata dal centro di Pistoia per confermare la cena di domani: in giro sparuti gruppetti di persone, le strade intorno deserte. Ieri, verso mezzanotte il centro di Bologna era animato come a mezzogiorno sotto i festoni illuminati. Che dire? Almeno qualche luce è comparsa in via Cavour, per il resto persino Natale sembra arrivare solo in via Carratica.
Non mi appartiene l'idillio della piccola provincia.

Mi appartiene l'idillio dell'autobus che sfreccia a mezzanotte nelle strade illuminate dalle luci di Natale.

martedì 1 dicembre 2009

Il piacere di un film

Con ieri posso dire di aver terminato la visione di "The notebook", più che un anticipo un regalo di compleanno decisamente indovinato. Sì, perché un film che piace, che interessa, che prende non può semplicemente essere guardato, visionato. Si procede ad una prima partecipata visione, anche a blocchi causa la vita reale e le reali rotture di scatole che incombono. Durante e al termine della visione lo si commenta con chi di dovere, con chi è in grado di capire certe sfumature nelle battute, nelle scene, nelle espressioni. Poi ci vuole un giorno di decantazione, durante il quale - come sempre rapita da altro - non si vede l'ora di tornare a casa anche per guardare e studiare tutti i contenuti speciali: interviste, location fino alla visione integrale numero due con il commento del regista, del protagonista, dello sceneggiatore, ecc.; infine, nei giorni successivi, con calma, non rimane che regalarsi di nuovo le scene più belle. Se poi il film si rivela "Uno dei tuoi film", meriterà la posizione frontale e non la costola sulla credenza bianca accanto a Annie Hall, The holiday, Cammina non correre, Peter' friends, Elizabethtown, When harry met Sally, Reality bites, About a boy, Something's gotta give, The Philadelphia story, Chocolat, ecc. ecc. ecc.