giovedì 21 maggio 2009

Asfalto

Tra le tante, troppe poesie ricopiate e battute nel pomeriggio, tra i tanti, troppi fogli, persone, telefonate pigiati, stipati come un puzzle che non torna e non può tornare, tra la convinzione sempre più feroce di essere utile all'inutile ed inutile alla vita, lo squarcio di cielo tra il blu, il grigio e il giallognolo del tramonto, carpito dall'asfalto di un campo da basket in un asfalto roventemente confortante, ha riscattato la giornata.
Darwiniani si nasce, evidentemente.

sabato 2 maggio 2009

Misteri

Anche adesso che il chiodo grammaticale non opprime più il cervello e l'anima da tempo non riesco comunque a portare in fondo, o nemmeno ad iniziare, l'1 % delle cose che faccio o vorrei fare. E passo per una "rapida", anzi la mia rapidità (grammatica a parte) è quasi sempre stata uno dei miei difetti piuttosto che una virtù, scalpitando di fatto per la maggior parte del tempo. Certamente va meglio di prima e devo essere geneticamente immune alla depressione, considerando tutto tutto. Eppure è così. Tra una corsa, una dormita, un compito corretto, un film, un treno, una telefonata, una cena, un miliardo di altre cose, ho foto di anni fa che devono essere sistemate, una camera e uno studiolo che esplodono e il resto va appena appena meglio. Quale sia il segreto degli altri altri umani, i quali riescono pure a mettere insieme una vita, decisamente lo ignoro.