lunedì 23 aprile 2012

Time flies

"Time flies" appunto mi apostrofava la torretta in legno vicino alla nave dei pirati di Peter Pan nei Kensington Gardens. Peccato che debba sprecare la gran parte del mio tempo in attività noiose e poco utili. Correndo e arrancando oltretutto. E scalpitando parecchio, rassegnata ma ben poco renitente. In attesa.

martedì 10 aprile 2012

5

Da studentessa iniziavo a fare i compiti subito il primo pomeriggio delle vacanze, davanti alla televisione s'intende, e continuavo fino all'ora di cena. Il secondo giorno, ancora armata di buoni propositi, dopo almeno dieci ore di sonno, riprendevo; con la televisione s'intende. La parte della tv m'è venuta bene anche stavolta, devo dire. Con l'aggravante che non riesco contemporaneamente a lavorare e a guardare film o telefilm in inglese. Tutto si è fatto più complicato e più piacevole, a volte anche più malinconicamente piacevole forse perché perché sono più selettiva verso gli altri e più indulgente verso me stessa: faccio ciò che voglio, vedo chi voglio, che già espio abbastanza con la geografia. Tante sono le persone e le cose da pigiare in cinque giorni, che possono sembrare e sono anche tanti; quindi, nessuna lamentela e nessun rimpianto se non topografico perché davvero qui si sta stretti e i colori sono opachi, per me, mentre i giorni, i miei giorni si assottigliano. Strano, o forse umano, come anche nelle situazioni peggiori si impari ad esigere il meglio, ad apprezzare persino le brocche di cristallo e ne spunti fuori una bella giornata, dove ogni sorriso, ogni battuta è cementificata nella memoria. I biscotti per la colazione nel rosso col fiocco verde, l'onore del bacino sui capelli, il freddo e il piumino ritrovati, il sole di Firenze dopo la pioggia, la prima volta alle Giubbe Rosse fanno il resto. E domani si ricomincia senza rimpianti.