Notte: buio, luce innaturale, fruscii strani, il rumore sommesso della neve che si compatta sotto i moonbooots, luci di fari, enormi tritacarni che fagocitano e risputano neve nera, foto, chiacchiere di conforto con la giornalaia, catene, caldo, messaggi, telefonate.
Mattina: colazione, deduzioni (chi abita in montagna si alza presto e impiega ore per raggiungere qulasiasi luogo, dunque chi abita in montagna dorme poco e non fa un cazzo).
Pomeriggio: ghiaccio, ritardi, pericolo di cadute, tempi insostenibilmente lenti, altri tritacarni al lavoro (ma non certo gli spalaneve o i mezzi spargisale), centro, luci, civiltà, conforto, risate, catene, vialetto, 21° gradi di sicurezza.
Sera: Prenotare treni, rincorrere notizie, vivere il momento: assaporare il calore artificiale del metano, tre piani sopra la silenziosa nemica che ruba la libertà.
sabato 19 dicembre 2009
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2 commenti:
La neve ti fa bene. Guarda là come scrivi.
La neve mi distrugge, vado a letto.
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