mercoledì 13 agosto 2008

Tra

Tra una frase e l'altra, tra versi, slogan e stralci di canzoni (quasi sempre senza verbo portante, accidenti!), cerco sterline e mi nutro pressoché soltanto di gelato, di fette di pane con burro e marmellata di lamponi e delle dirette olimpiche notturne. Andar per banche senza l'ormai divisa ufficiale del prendisole giallo e piluccare versioni di latino è stato divertente e ricreante. Segni di chiaro incontenibile squilibrio di origine grammaticale? Probabilmente sì, ma sono sopravissuta a congiunture peggiori. E poi basta uno sguardo alla nuvoletta con pioggia scrosciante nell'angolo dello schermo o alla valigia aperta in camera per presagire e sorridere e scrivere. Ancora.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh, giornate, o direi piuttosto nottate, simili. Cambiano solo il cibo e le arti ricreative.