lunedì 23 giugno 2008

Sempre

E' davvero difficile lasciarvi andare. Lo sapevo, lo sapevo già dallo scorso anno. Negli ultimi tempi la vita, gli inciampi della vita o la semplice sopravvivenza mi avevano distratto da questo pensiero, poi gli esami... Vedervi lì agli scritti preoccupati ma sempre positivi, contenti di condividere anche quest'ultimo atto, fidandovi di me, di noi mi ha reso ancor più consapevole di quanto sarà dura non avervi più intorno. Agli orali poi sono stata non fiera, bensì assolutamente fiera di voi, per l'impegno, per ciò che siete diventati, per il rispetto con cui vi siete accostati a questa prova, per il sostegno che vi siete vicendevolmente dati, in silenzio. Uno degli aspetti di me stessa di cui sono orgogliosa è di avere in qualche modo - insieme ad altri, certo - contribuito a farvi trascorrere tre anni degni di essere ricordati e di avervi anche insegnato qualcosa, anzi un sacco di cose. E non tutte le scorderete, ne sono certa. Siamo cresciuti insieme. Se siete le persone che siete lo dovete un pochino anche a me e agli altri prof, se sono la persona che sono lo devo anche a voi. Mi avete dimostrato una volta di più che dare fiducia alle persone può esporre a dei rischi, qualche costola si può incrinare, talvolta anche rompersi (e fa un male cane, quando succede), ma porta anche a risultati inaspettati e insperati. Siete entrati nella mia vita e nel mio cuore, avete lasciato che io entrassi nella vostra vita e nei vostri cuori attraverso i confronti, le confidenze, le brontolate e lasciarvi andare, pensare di lasciarvi andare è davvero dura. Vi aspetta un futuro complicato, ma degno di essere vissuto e voi avete tutte le carte in regola per affrontarlo nel modo migliore, perché non vi tirate indietro, perché sapete mettervi in gioco, perché sapete farvi valere, perché avete imparato a ragionare, perché sapete chiedere, sapete dare e sapete condividere. Nel bene e nel male siete attori responsabili della vostra vita. Non crediate sia una condizione così comune, tanti troppi adulti si lasciano vivere, lasciano che tutto scivoli loro addosso come l'acqua sul vetro dell'auto, magari anche rimossa dal tergicristallo. "Vivere è cosa rara al mondo" sosteneva Oscar Wilde, talvolta lascia segni e devastazioni sulla pelle e nell'anima ma ne vale la pena. E, in caso di difficoltà o semplicemente perché vi fa piacere e ne avete voglia, passate a trovarmi. Ci sarò. Sempre.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sniff sniff.
E che alunni fortunati.

Anonimo ha detto...

veramente alunni fortunati....
GRAZIE prof.

Anonimo ha detto...

Una precisazione. Perchè sopra ho scritto "che alunni fortunati". Ma invece avrei dovuto scrivere "che persone fortunate", tutte quelle che t'incontrano, ti conoscono, hanno modo di incrociarti e condividere con te anche solo un pezzettino piccino di strada. Sei uno degli esseri più onesti e profondi che si possano immaginare. E io ti voglio bene. Come tutti coloro che ti capiscono davvero.

Il resto non vale nulla.

ilgrandevuoto ha detto...

eh si, per tutto insomma