mercoledì 28 aprile 2010

Fagotti e fughe

Deborah mi chiede se veramente gradirei far cambio: ovvero trasferirmi a Londra. Il problema è che il cambio non si può fare o avrei già fatto fagotto da tempo. Chiariamoci, non parto solo perché: qui ho un lavoro a tempo indeterminato che mi piace e non sono questi i tempi adatti per sputarci sopra, qui ho una casa, i miei si occupano di mia nonna ma, con me in zona, possono permettersi anche di allontanarsi per qualche giorno, senza di me sarebbero ai ceppi.
Solo questi sono i motivi per cui trascino i miei giorni nel natio borgo selvaggio. Poi è chiaro che qui ho moltissimi affetti e che mi sarebbe più difficile coltivarli a distanza, ma tutto non si può avere, esistono gli aerei, esiste internet, esistono i telefoni e una delle persone a me più care vive a Bologna. Avrei bisogno di prendere un caffè da Terzi con lei almeno una volta a settimana, non mi è possibile. Rimane la persona che mi conosce più di ogni altra.

1 commento:

Gaia ha detto...

(ti voglio bene)