martedì 22 novembre 2011

Luoghi e non luoghi


A Porcari, in provincia di Lucca, la Fondazione Lazzareschi ha organizzato nel suo palazzo di vetro una mostra di opere di Andy Warhol, ben ottanta. Lodevole iniziativa, me ne compiaccio. Eppure l'idea di prendere e andare a Porcari mi mette tristezza. E' senza dubbio un mio limite, forse anche un mio pregiudizio, quindi ho cercato in rete il sito del Comune. Alla voce "eventi" vi si legge "al momento non esistono eventi disponibili". Nessun evento, nemmeno l'ultima delle sagre - pare. Ciò nonostante in mezzo alla campagna toscana, che - chiariamolo - non è il Chianti e non è la campagna senese, ci sono dei coraggiosi che hanno organizzato una mostra di richiamo internazionale. E vanno premiati. Vanno premiati prendendo il treno e chirurgicamente atterrando di fronte al palazzo o chiudendosi in auto per riemengere nel parcheggio più vicino.
Di sicuro mio il limite, mio il problema e la mostra in sé rimane la stessa, ma quanto fa bene all'umore camminare per le vie di Firenze prima di arrivare alle esposizioni di palazzo Strozzi? E poi uscirne e intravedere in lontananza la cupola del Brunelleschi?
Le cattedrali nel deserto mi mutuano tristezza, compatisco le tre case in mezzo al nulla che niente mi hanno fatto di male (ma neppure di bene, all'anima); i non luoghi che ti sfrecciano oltre il finestrino mentre stai andando in un luogo vero, che sia piccino piccino come Volterra o grande grande come Londra. Sempre mi chiedo come si possa viver lì, in the middle of nowhere. Spesso basta esserci nato e lavorarci. Un po' come nel mio caso. Ma certo l'umore cambia di parecchio nei luoghi veri.

Nessun commento: