venerdì 19 settembre 2008

Barn dance


Da piccola "facevo incetta" di televisione e usavo proprio questa espressione che faceva tanto ridere mio cugino Lorenzo. In effetti moltissimi bambini guardano la televisione, in pochi credo sostengano di "farne incetta". Adoravo, così come adoro ancora oggi i musical, i classici musical hollywoodiani, quelli di e con Gene Kelly più degli altri. Allestendo la credenza mi è capitato tra le mani Seven brides for seven brothers di Stanley Donen, comprato lo scorso anno. Il film è scontato, gli sfondi artificiali fanno sorridere, la voce di Howard Keel è pesantemente baritonale, alcune canzoni sono intollerabili e più spazio avrebbe meritato Russ Tamblyn (Gedeon), ma era il 1954 ed è stato il primo lungometraggio registrato in Dolby Stereo e la Barn dance, il ballo dei giovani Pontipee scesi in città per far conquiste, rimane insuperabile. Mi ricordo che al Momi (Museum of moving images) di Londra replicavano questo numero all'infinito su un video, perché appunto è un capolavoro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutto vero. Che oggi certi sfondi fanno sorridere, che i dialoghi a volte imbarazzano e le voci sono davvero antiche. Eppure, eppure resta un capolavoro. Legato inoltre, per me, a bellissimi ricordi di Natali e d'infanzia.