martedì 27 maggio 2008

Di dia in dia

Dovendo (o meglio avendo scelto di avendo scelto di) perdersi in Power Point, occuparsi di Pirandello ha un senso, paradossale magari, ma ce l'ha. E Luigi ci scuserà se lo riduciamo ad un manipolo di scarni enunciati.


La realtà beffarda e contraddittoria di Luigi Pirandello (Agrigento, 1867-Roma, 1936)

  • Romanziere (Il fu Mattia Pascal, 1904; Uno, nessuno, centomila, 1925-26), novelliere (La signora Frola, 1917; Novelle per un anno), autore di testi per il teatro (Così è (se vi pare), 1918).
  • Solitudine dell’individuo per l’impossibilità di farsi conoscere dagli altri e di conoscere gli altri.
  • Impossibilità di conoscere la verità sempre sfuggente, beffarda e contraddittoria.
  • La realtà oggettiva non esiste; esistono miliardi di realtà tutte relative. Ogni individuo crede di possedere la verità, ma possiede solo la sua verità.

Eppure non credo all'incomunicabilità totale. Credo all'esistenza di una verità, di una realtà. Per quanto assurda possa essere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Pirandello rules.

ilgrandevuoto ha detto...

Anche Lupin sa il fatto suo...

Anonimo ha detto...

Come no.