martedì 20 luglio 2010

Ritorni


Adoro partire e viaggiare, meno tornare; ma solo perché riesco a viaggiare meno di quanto vorrei. Trovare all'uscita degli "arrivi" all'aeroporto la mamma con la lacrima ormai di rito, abbracciare, salutare, aprire la porta di casa, cercare di farsi perdonare dalla micia per l'assenza con mille coccole, ritrovare il proprio letto, il proprio divano, il pc, dormire per dieci ore di seguito, mangiare e tornare a dormire per altre sei ore sono, per me, l'epilogo immancabile di un viaggio.
Le ultime volte, le fughe sono durate così poco che, al ritorno, la pesantezza del cielo pistoiese e il ritorno a lavoro prevalevano, comunque, sul resto.
Stavolta, finalmente, di fronte c'è ancora l'estate, il caldo, le lunghe dormite, centinaia e centinaia di foto da riguardare, Bologna dove raccontare e ancora Londra.

1 commento:

Gaia ha detto...

e a Bologna ti aspettiamo