venerdì 24 luglio 2009

The holiday



Adoro suggerire, guardare, commentare in diretta o anche via cellulare, arrivare a convidere film o telefilm. "Elizabethtown" è entrato nella mia vita per caso con commenti puntuali via cellulare una serata d'estate prima di una partenza, meno di una settimana più tardi avevo in mano il dvd, ancora questo Natale me ne è stata regalata una copia in italiano, appunto per poterlo condividere.
"The holyday" era in cartellone a Londra a fine dicembre 2006, erano giorni intensi e me lo sono lasciato scivolare via; la vita reale giustamente ha prevalso. Quel manifesto, l'ambientazione londinese, l'autrice, Nancy Meyers, i protagonisti, Jude Law e Kate Wislet, hanno fatto sì che mi fosse regalato in dvd ed è stato amore a prima vista. Non è un capolavoro s'intende, è una commedia romantica che dà voce alla speranza, anche se la speranza dura lo spazio di un film, due ore di una piacevole illusione consapevole. Non è un film alla Frank Capra perché non è chiaro (e non può esserlo) cosa avvenga dopo l'ultimo dell'anno trascorso tutti insieme, bimbe comprese, nella casa di lui nel Surrey. Ad ogni nuova visione mi fermo a pensare, di fatto sceneggio, tutte le possibili evoluzioni. Comunque, finale a parte, Iris e Amanda si sono concesse una possibilità e io e i miei astratti furori non possiamo non lasciarcene affascinare. E' evidente anche che un Graham che bussa alla porta di un cottage disperso nella neve della campagna londinese è pura fantascienza, fa parte dell'illusione consapevole, della fiaba. Ogni tanto mi merito una fiaba. "The holiday" è certamente una delle mie fiabe preferite.

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