giovedì 9 luglio 2009

Alta pressione

I rappresentanti delle maggiori economie mondiali o delle economie più disastrate sono tutti a L'Aquila per tre giorni: discutono, firmano o non firmano accordi per la verità già preparati (almeno lo spero), visitano macerie, si offrono di adottare un momumento, una scuola per l'infanzia, un'istituzione, attirano telecamere che rovesciano sul mondo distratto la tragedia del 6 aprile. Gli accordi non risolveranno nessuno dei gravi problemi mondiali dal post-terremoto, al clima, alla crisi economica, alla fame, ma qualcosa faranno. Qualcosa faranno anche se tradurranno in investimenti e donazioni solo lo 0,022 % di quanto promesso, come forse sembra essere accaduto con i vertici precedenti. Si poteva spendere meno, si potevano compiere scelte diverse, i leader in questione non sono di nostro gradimento nella loro totalità o in parte, però sono lì: guardano le macerie, prendono qualche impegno, per quanto possa essere giudicato debole, leggono il "Yes, we camp" sul monte vicino e riflettono. Non andare lì, non vedersi, non collaborare, non prendere accordi nemmeno in videoconferenza mediante i singoli sherpa sarebbe stato meglio? Le guerre fredde e calde, l'assenza di donazioni e di tiepidi investimenti verso chi è meno fortunato, è stato o viene sfruttato mi sembrano alternative peggiori. Certo che si può fare di più e meglio - questo sempre e comunque, anche nel frangente attuale -; certo che le istituzioni sede di studi di settore seri, accreditati, le ONG possono e devono mantenere alta la pressione perché si ottenga il massimo da tali incontri, riconoscendo però che il poco è sempre meglio del niente, che fino a qualche decennio fa simili accordi, simili dichiarazioni congiunte non sarebbero state immaginabili. Si esercitino pressioni d'intenti, ma non si urli senza contenuti, non si tuoni tanto per farsi sentire, non si getti vernice nei negozi (quella vernice non inquina forse?), non si distrugga quel poco che non è in pezzi. Vernice, macerie e vetri rotti servono ancora meno dei tiepidi accordi.

1 commento:

Gaia ha detto...

totalmente d'accordo