sabato 11 luglio 2009

Il signor Branagh



Il signor Branagh, artista incomparabile in qualità di attore, sceneggiatore, regista, lasciò la Royal Shakespeare company esattamente un anno prima che prendessi i biglietti per "La bisbetica domata" al Barbican. Per caso poco prima mi avevano portato nel cinema "Prince Charles" a vedere "Peter's Friends", un film interpretato e diretto dal signor Branagh nel 1992, che sarebbe stato distribuito in Italia con pessima traduzione solo due anni dopo, sulla scia di "Much ado about nothing". Da "Peter's Friends" in poi ho sempre rincorso l'opera del signor Branagh con fatica, con estrema fatica, perché in Italia le sue creazioni giungono poco e sono distruibuite peggio o non distribuite affatto: ancora devo vedere "As you like it" e "Il flauto magico". Nell'agosto scorso mi appare per caso sul manifesto di un teatro, il Wyndham's Theatre nel West End a London, il volto del signor Branagh e scopro che di lì a quindici giorni avrebbe esordito nell'Ivanov di Chekhov, che deve aver interpretato davvero male per aver vinto il Critics' Circle Theatre Awards Whatsonstage.com Theatregoers' Choice Awards come Best Actor. Io sono travolta dalla grammatica e, quindi, rimango sepolta a Pistoia. Da maggio in poi il signor Branagh dirige sempre a Londra Jude Law nell"Amleto", ma io posso permettermi non più di una settimana e scelgo la fine di agosto perché i prezzi sono più bassi, perché la vita è prosa perlopiù. L'"Amleto" teatrale del signor Branagh è comunque sold out da tempo eccetto qualche data a luglio. Il 10 luglio il signor Branagh riceve un meritatissimo premio alla carriera (a soli 48 anni) al Roma Film Festival, perché per lo meno nei circuiti internazionali e dalla critica viene osannato come merita. Inutile aggiungere che io non c'ero. Roma costa, soprattutto in alta stagione, non ero certa che la cerimonia di premiazione sarebbe stata aperta la pubblico e il Festival sarebbe durato sei giorni. Insomma, normale prosaica amministrazione. Spero soltanto che, oltre alla recente fiction "Wallander", finalmente qualche altra opera del signor Branagh venga distribuita nelle sale o sulle tv italiane. In verità ne dubito, quindi è il caso che mi attivi per essere al momento giusto nel posto giusto perché, nel mare di bassa prosa quotidiana, un signor Branagh di passaggio per un giorno può fare la differenza. Per quel giorno. E' giusto rendere merito ai pochi che riescono a creare la poesia. O il teatro. Vero.

http://www.romafictionfest.it/Foto-2009/Eventi-Speciali-2009/Kenneth-Branagh

Nessun commento: